SDL 20: Riprendere a fare scuola
Idee e proposte per la ripartenza
A cura di Gian Carlo Cerruti (coordinatore), Domenico Chiesa, Nunzia Del Vento, Rocco De Paolis, Francesca La Torre, Mirella Pezzin, Benedetto Spagnuolo
Dopo mesi di chiusura, per arginare la diffusione del contagio del COVID-19, le scuole riaprono. Il lungo periodo di mancanza di scuola, solo in parte attenuata dalla didattica a distanza, ha comportato costi sociali e culturali notevoli. La ripresa del nuovo anno scolastico avviene tra molte difficoltà. La vera sfida è garantire contemporaneamente la sicurezza sanitaria e la qualità dei processi di apprendimento. La discussione e l’attenzione di queste settimane si sono concentrate quasi esclusivamente sui problemi legati alle misure di sicurezza anti-contagio da adottare. Questione senza dubbio centrale. Però, è rimasta in ombra una riflessione su quali siano gli obiettivi didattici prioritari da perseguire, su come fare una scuola di qualità nelle attuali difficili circostanze.
Il ciclo di seminari che ISMEL propone in questa fase di avvio dell’anno scolastico si collega al dibattito raccolto nei mesi di maggio e giugno nelle scuole con il progetto Frammenti d’Innovazione. Idee ed esperienze sulla didattica a distanza per una scuola dell’inclusione, e intende sollecitare una riflessione sugli obiettivi formativi ed educativi irrinunciabili della scuola, su come sviluppare una didattica più inclusiva, come migliorare i processi di apprendimento, come superare le disuguaglianze di opportunità educative, su quali siano le nuove forme di diritto allo studio nella società delle reti informative. Una riflessione che muove dalla considerazione che la scuola sia innanzitutto una rete di socialità per l’apprendimento e la crescita civile e culturale di tutti.
Il progetto fa parte delle attività preparatorie alla Settimana del Lavoro 2020. Formazione: costruire il futuro, prevista per il 19-24 ottobre 2020.
Quale scuola oggi?
Riflessioni sull’avvenire della scuola
Coordinatore: Domenico Chiesa, insegnante CIDI
Discussant:
Luisa Girardi, insegnante di scuola Primaria
Giulia Boggio Marzet, insegnante di Scuola secondaria di secondo grado
L’inizio del nuovo anno scolastico sarà inevitabilmente segnato dall’emergenza sanitaria: la qualità della didattica dovrà convivere con il problema della sicurezza. È dunque necessario tentare di definire quali caratteri della scuola si vogliono garantire nella ripresa delle attività con le classi. Non ci sono solo i vincoli della sicurezza sanitaria ma anche le esigenze di innovazione della relazione di insegnamento.
Si propone un confronto tra un pedagogista che ha lavorato a lungo in presa diretta con il mondo della scuola, come interlocutore autorevole, e due insegnanti alle prese con i difficili impegni a cui saranno chiamati nei prossimi mesi.
Inclusione e disabilità
Quali nuove reti per l’inclusione post emergenza?
Coordinatrice: Mirella Pezzin
Relatrici:
Maria Seira Ozino, Università degli Studi di Torino
Rosa Bellacicco, Università degli Studi di Bolzano
Discussant:
Arianna Porzi, Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici
Laura Barile, insegnante sostegno e tutor formazione docenti di nuove tecnologie
La chiusura delle scuole causata dall’emergenza sanitaria ha acuito le differenze di opportunità d’apprendimento tra gli allievi, in particolar modo per gli scolari e gli studenti disabili. Con la didattica a distanza è stato difficile mantenere un adeguato livello di interazione con i compagni compromettendo così il livello di inclusione dei soggetti disabili nel gruppo classe. Il lockdown inoltre ha indebolito le relazioni delle loro famiglie con le reti di supporto.
Con la riapertura delle scuole diventa urgente dare risposta ad alcuni importanti interrogativi: come ricostruire l’inclusione dei bambini disabili e delle loro famiglie nel contesto scuola / classe? come individuare nuove forme di supporto alle famiglie che tengano anche conto del recupero del disagio psicologico causato da sei mesi di isolamento? come riprogettare spazi e tempi affinché possa essere garantita, in tutta sicurezza, una ripresa delle attività che assicuri un reale diritto allo studio anche agli studenti disabili?
Scuola e infrastruttura informatica di rete
L’accesso consapevole alla rete web come elemento del diritto allo studio
Coordinatore: Giovanni Ferrero, ISMEL
Relatore: Lorenzo Benussi, Riconnessioni, Fondazione Scuola Compagnia San Paolo, Torino
Discussant:
Enrico Gallotto, insegnante IC “Ilaria Alpi”, Torino
Gianpietro Rausa, insegnante IIS Avogadro, Torino
Il COVID ha messo in rilievo la debolezza della nostra infrastruttura di rete, la sua scarsa estensione territoriale e la mancanza di strumentazione e luoghi idonei per permettere una efficace interazione tra studenti e docenti. In particolare, però, l’accesso consapevole alla rete web richiede contenuti e modalità didattiche in parte almeno diverse da quelle tradizionali. Senza un lavoro di spessore culturale si rischia di acuire la differenza tra territori e tra diverse appartenenze sociali e culturali delle famiglie degli allievi.
Scuola, territorio e disuguaglianze educative
Cosa suggerisce la mappa delle disuguaglianze educative di Torino?
Coordinatore: Rocco De Paolis, CPIA
Relatore: Salvatore Monni, Università degli Studi Roma Tre
Discussant:
Benedetto Spagnuolo, insegnante IC “Corso Vercelli”, Torino
Francesca Latorre, ASAI
A partire dal mese di gennaio di quest’anno, lockdown, questa parola inglese dal suono gentile ha cominciato ad entrare nel nostro vocabolario. Lentamente si è avvicinata e ha dispiegato il suo preoccupante significato. Rapidamente siamo stati confinati. Covid 19 ha trasformato le nostre vite di insegnanti, genitori, studenti. Chiusi dentro casa, dentro di noi, dentro le nostre paure e insicurezze, abbiamo scoperto che il blocco delle attività scolastiche, un poco allentato dalla didattica a distanza, ha aumentato le disuguaglianze educative e di apprendimento. E’ diventato evidente che la geografia delle differenze di opportunità formative ripercorreva la mappa delle disuguaglianze sociali rintracciabili sul territorio. Però i territori, anche quelli più svantaggiati, possiedono preziose energie e risorse. Quale legame tra scuola e territorio può migliorare le opportunità formative per tutti?
Riprendere a fare scuola
Coordinatore: Gian Carlo Cerruti, ISMEL
Discussant:
Laura Arossa, Istituto Comprensivo U. Foscolo, Torino
Tommaso De Luca, Istituto Istruzione Secondaria A. Avogadro, Torino
Giannino Marzola, Istituto Comprensivo B. Muzzone, Racconigi
Barbato Vetrano, Istituto Professionale di Stato D. Birago .Torino
Quattro dirigenti scolastici discutono i problemi della ripresa dell’anno scolastico all’epoca del COVID-19. Raccontano come è stato organizzato in concreto il ritorno in classe di docenti e studenti cercando di far convivere i vincoli della sicurezza sanitaria con le esigenze di realizzare una didattica di qualità e inclusiva. Non è tanto sulle indispensabili misure per proteggere la salute a scuola che si appunta il confronto tra loro, di questo molto si è molto discusso nelle scorse settimane, quanto su come creare una comunità educativa e di apprendimento nella scuola e nelle singole classi in questa difficile situazione. Come stabilire una relazione sociale e fiduciaria tra docenti e studenti su cui costruire i processi di educazione e formazione? Come includere gli studenti con disabilità nel gruppo classe a fronte di vecchie e nuove carenze strutturali in questo campo? Come sviluppare un’innovazione didattica inclusiva che inserisca tutti nei percorsi di crescita culturale e non lasci alcuno ai margini?