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Il ’68 e il cinema: gli ultimi fuochi

Qui il video dell’incontro Il ’68 e il cinema: gli ultimi fuochi, dialogo tra Steve Della Casa e Fortunato D’Amico tenutosi mercoledì 14 novembre 2018 alle ore 17.30 al Polo del ‘900 di Torino.

Per festeggiare il primo anno di attività del ciclo di conversazioni attorno al tema del lavoro nel contesto artistico-culturale, e in occasione del cinquantenario del 1968, riprendiamo il ciclo di iniziative in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Lavorare… ad Arte con alcuni appuntamenti ad hoc curati e introdotti da Fortunato D’Amico, curatore indipendente laureato in architettura.

In questo incontro, dal titolo Il ’68 e il cinema: gli ultimi fuochi, Fortunato D’Amico dialoga con Steve Della Casa, critico cinematografico e direttore artistico.

Il 1968 è l’ultimo grande fenomeno storico che per essere raccontato non può prescindere dal cinema. Proprio sul finire degli anni Sessanta, infatti, si realizza una definitiva scissione che interessa sia gli autori che il pubblico: mentre prima il cinema aveva una fruizione generalista, da quel momento il cinema impegnato si allontana sempre più nettamente da quello commerciale, e parallelamente si teorizza, in molti paesi (Francia, Italia, Stati Uniti), un cinema fuori dal sistema. Il cinema militante portato avanti dai gruppi più radicali realizza film che non saranno più distribuiti con i canali tradizionali, ma la cui proiezione avviene in scuole, università, fabbriche, comitati di quartiere… Insomma, dopo il ’68 il cinema cambia definitivamente pelle: non c’è più un solo cinema, ma si prospettano tante e nuove maniere di fare e di fruire il cinema.

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